Ultimo Urlo - Inviato da: Panzerfaust - Sabato, 02 Gennaio 2010 15:56
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l'Onore secondo la Decima M.A.S.
.: l'Onore secondo la Decima M.A.S.

Dall'opuscolo che riporta il dibattito Erra-Sannucci per il CENTRO STUDI PANTHEON

Il dr. Sannucci, Presidente della Associazione Combattenti della Decima Mas, inizia dicendo:
"Credo che il tema assegnatomi sia stato scelto perché fu il simbolo della nostra battaglia. In suo nome combatterono e morirono migliaia di giovani volontari.
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Oggi le guerre si fanno per dispute territoriali o etniche o religiose.
Noi la facemmo per un principio morale, l'onore
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Nel termine "ONORE" c'è tutto: la disciplina, il coraggio, il rispetto per le istituzioni, l'amor di Patria, l'osservanza delle severe leggi di guerra...................................era un dovere d'onore per il comandante della nave che rimanesse sul ponte di comando, mentre la nave affondava, affinché non cadesse in mano del nemico..................................................................................
Prima dell'otto settembre (1943) i soldati italiani combatterono valorosamente su tutti i fronti, in Russia, in Albania, in Africa settentrionale e orientale.............................................................
Un esempio di amor di Patria fu quello di Bir el Gobi. Truppe italiane e tedesche erano avanzate sul territoria nord libico verso l'Egitto. Giunte in prossimità di Alessandria incontrarono la resistenza delle forze anglo-americane che, dotate di armamenti superiori, li costrinsero a ripiegare.
Tra i reparti italiani c'era la Legione Giovani Fascisti..............
Scavarono postazioni nella sabbia del deserto. Resistettero strenuamente, la maggior parte cadde: persero la vita circa 500 ragazzi.................
Quei ragazzi combattevano per l'ONORE: in quel momento quel lembo di deserto era la Patria.
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Un altro esempio: il Battaglione Nuotatori Paracadutisti della Decima aveva addestrato ujn suo reparto per missioni nelle retrovie nemiche...........
Alcuni furono catturati dagli inglesi e fucilati a S.Maria Capua Vetere..........il maggiore inglese addetto alle esecuzioni era molto turbato da dover giustiziare quei giovani ...........................
e, tramite una professoressa che traduceva, cercò di convincerli a ripudiare la bandiera, dicendo che se lo facevano potevano aver salva la vita.
Chiesero di consultarsi da soli. Parlarono e decisero di morire piuttosto che rinnegare la Patria.
Andarono alla fucilazione cantando................................................
Tutto questo patrimonio di eroismi che ogni nazione avrebbe custodito con orgoglio nello scrigno dei valori patrii è stato escluso dalla storia del combattentismo italiano per fare posto alla guerra più vergognosa per una nazione: la guerra civile.........................................
E non possiamo dimenticare le istituzioni del paese che, con il re in testa, seguito dal maresciallo Badoglio, comandante delle forze armate, dai generali, ammiragli, alti funzionari erano scappati a mettersi sotto le ali prottetive del nemico...................................
Il Com.te Carlo Fecia di Cossato, che aveva ubbidito all'ordine della resa, ebbe una crisi di coscienza e si uccise lasciando il testamento noto a tutti.
I ragazzi della R.S.I. ritennero che l'unico modo per tentare di salvare la dignità nazionale fosse quello di seguitare a combattere e a perdere la guerra a fianco del vecchio alleato.
Era una scelta coerente con la legge dell'ONORE militare.
I combattenti alleati apprezzarono la nostra scelta di seguitare la guerra con l'alleato, e che l'avessimo fatto indossando una divisa............................................................
E quando ci arrendemmo ci concessero l'onore delle armi. Che cos'è questo onore?
Al momento della resa è d'obbligo abbandonare le armi. Il comandante dei vincitori, in segno di stima e di fiducia, ci concesse di tenerle fino a quando raggiumgemmo il campo di concentramento..... Adesso siamo in amichevole corrispondenza con soldati americani che combatterono
contro di noi a Nettuno e su altri fronti.
Da queste testimonianze venute da varie fonti riteniamo poter dedurre che combattemmo rispettando i principi dell'onore.

Ma c'è una prova che riteniamo determinante per un giudizio sulla nostra scelta. Nella Decima combatté la compagnia dei Volontari di Francia. Si fecero onore nella battaglia a Selva di Tarnova contro gli slavi che volevano occupare Gorizia. Ebbero molti caduti.
Questa compagnia era costituita da figli di italiani espatriati in Francia, molti per motivi di antifascismo.
La disfatta ingloriosa della propria Patria colpì dolorosamente i cittadini italiani all'estero..Quei ragazzi decisero di venire in Italia a combattere.
Nella loro scelta per l'onore non presero in considerazione gli italiani che si erano uniti agli alleati e tanto meno quelli della resistenza.

VENNERO DA NOI.

 

 

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