Ultimo Urlo - Inviato da: Panzerfaust - Sabato, 02 Gennaio 2010 15:56
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Gli elmetti

 .: Gli elmetti della Decima di M. Perissinotto

Nella Decima Flottiglia MAS della RSI, tanto i reparti navali come quelli terrestri ebbero quale dotazione l'elmetto italiano modello 1933. Faceva eccezione il battaglione N.P., parte dei cui componenti manteneva l'elmo modello 1941/42 da paracadutisti.
Risultano infine distribuiti degli elmi mod. 34/39 di preda bellica, catturati all'esercito greco nel corso del conflitto.
A livello individuale era poi tollerato l'uso di elmi tedeschi modello 1935, e sembra sia stato impiegato anche qualche elmo Adrian della prima guerra mondiale.
Pure se non esistono prove fotografiche, è presumibile infine che nei reparti navali fossero impiegati anche gli elmi modello 33 modificati per l'uso da parte degli addetti a compiti che imponessero l'uso di cuffie.

Colorazione

Fino all'estate 1944 gli elmi erano in colore grigio verde scuro, o verde scuro. Vi sono esempi di mimetizzazione improvvisata sporcando il coppo con del fango.
Nell'estate del 1944 in molti reparti terrestri sul colore grigioverde furono applicate a pennello od a spruzzo delle colorazioni mimetiche, in genere costituite da striature sfumate di colore ocra, giallo e verde chiaro.

Fregi e distintivi

Fino alla tarda primavera del 1944 il fregio era costituito da un'ancora di colore giallo. Questa era applicata a decalcomania (utilizzando i fogli della Regia Marina da cui era asportata la corona sabauda), o dipinta a stampino sulla parte frontale.
Gli ufficiali inoltre usavano indicare il grado, dipingendo il fregio relativo con vernice gialla sul fianco sinistro dell'elmo, sotto l'aeratore.
Dalla fine del maggio 1944 fu prescritto che sul lato destro dell'elmo fosse apposto uno scudo tricolore. Tale disposizione fu applicata solo parzialmente, e spesso in modo inesatto, poiché talora lo scudetto in questione risulta posto sul lato sinistro.
Molti elmi erano poi personalizzati dipingendo insegne o distintivi propri della Decima, od applicando una grande "X" in lamiera, dipinta di colore rosso.
Sugli elmi con colorazione mimetica, talvolta l'ancora frontale era dipinta in colore nero.

Accessori

Da quanto è noto, i telini mimetici modello 42, realizzati con tessuto mimetico modello 29, ebbero scarsa distribuzione. Durante le operazioni nel goriziano, taluni improvvisarono con degli stracci bianchi coperture di circostanza.
Inoltre è noto l'impiego di reticelle mimetiche catturate all'avversario, o di rete metallica.
Un caso a parte è quello del battaglione Valanga, i cui Guastatori Alpini portavano anche all'elmetto la nappina e la penna nera; il fissaggio avveniva tramite un ritegno passante per il foro sinistro dell'aeratore, o saldato all'elmo.

 

Marò imbarcato su di un MAS; ha un elmo modello 33 dipinto in colore kaki chiaro.

Un marinaio della "marina nera", con elmetto grigioverde, su cui sono dipinte frontalmente un'ancora gialla e sul lato sinistro uno scudo tricolore.

 

 

Elmetto 33 con insegna di grado dipinta con vernice gialla sul lato sinistro.

Elmo mod. 1933 mimetizzato applicandovi del fango.

 

 

Elmo m33 con applicato del filo di ferro, per fissarvi altri elementi mimetici.

Tre differenti strumenti mimetici: da destra trama di spago, rete mimetica statunitense di preda bellica, e rete metallica.

 

          

Telino mimetico modello 1942.

 

 

Elmo modello 1941/42 per paracadutisti.

Evidenziato dal cerchio un M33 con l'insegna a bassa visibilità dipinta in vernice di near; in primo piano un M33 mimetizzato con dello spago.

 

 

Elmetti M33 ed M41/42 con l'ancora gialla dipinta a stampino.

Gli M33 del battaglione Valanga, con il supporto per la penna da Alpini saldato al guscio dell'elmo.

 

 

Un elmetto tedesco usato individualmente.

Anche se di modesta qualità l'immagine mostra un elmo modello 1934/39 usato da un marò.

 

 

Elmo mod. 1933 con ancora gialla dipinta a stampino e scudo tricolore applicato mediante decalcomania.

Elmo mod. 1934/39 di preda bellica.

 

 

Elmo mod. 33 con ancora gialla applicata mediante decalcomania.

fonti iconografiche

- Gli Ultimi in Grigioverde, di Giorgio Pisanò
- N.P., di Armando Zarotti
- L'Onore delle Armi alla Decima MAS, autori vari
- Collezione dell'autore

 

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